Terme e Collina del Castello di Budapest: una torta con la principessa Sissi e un bar di ghiaccio

~ itinerario di 1 settimana in Ungheria: day 3 ~

Una Budapest forse un po’ più classica mi attende oggi fuori dalla porticina del mio appartamento appena decentrato, giù oltre la via sgangherata ricoperta di edera, i piccoli appartamenti interrati di una zona povera e di ospedali, superato il parco botanico, il gabbiottino del fioraio e quello dei libri usati, passato il chiosco di langos che giusto fuori la fermata Klinikak riempie di fritto l’aria già alle 8 di mattina. 

Una Budapest più classica è vero, ma che ai mie occhi di neofita dell’Ungheria riserva pur sempre un’infinità di sorprese e nuove possibilità di esplorazione. 

D’altronde chi mai, durante la prima visita di una città, potrebbe esimersi dal percorrerne anche gli itinerari più battuti? 

Se sono i più battuti ci sarà pur sempre un motivo, e anche nel classico, nel tradizionale, nel bello che tutti vogliono vedere e raggiungere, si possono pur sempre trovare nuovi spunti, nuovi dettagli e da essi dare forma e consistenza a una propria personale opinione e alle proprie (ancora più personali) emozioni. 

Quella che mi aspetta fuori è poi, e forse soprattutto, quella Budapest che, nel suo essere città d’arte, storia e cultura, tra gli edifici tradizionali e indubbiamente bellissimi, accoglie tutti quei dettagli folli, inaspettati e bizzarri, che la rendono a pieno titolo grande capitale europea dall’anima irriverente. 

Budapest itinerario a piedi: da Piazza degli eroi ai langos, dalle scarpe della memoria ai Ruin Pub

~ itinerario di 1 settimana in Ungheria: day 2 ~

Budapest è una città raccolta, a misura d’uomo.

Ho pensato, studiandone la mappa, di attraversarla ed esplorarla a piedi, per starle più vicina, per conoscerla meglio, un tour sulle mie gambe per sentire i muscoli un po’ indolenziti e la soddisfazione fisica e totalmente concreta che solo il visitare una città riesce a darti.

Camminare, deviare, fermarsi, salire, scendere, toccare, provare, una Budapest assaggiata nel profondo delle sue vie, talvolta lunghissime, talvolta no, talvolta deserte, talvolta assurdamente stipate, osservata passo passo, scoprendo i miei scorci preferiti, alcuni localini meravigliosi e perfetti per una colazione golosa o una merenda rilassante, annotando i colori del Danubio che blu lo è per davvero, dei tram gialli, dei ponti verdi, del rosso dei peperoncini di paprika, che spuntano appesi senza preavviso negli  angoli di qualche negozio…

Magica Budapest notturna: dove trovare i migliori ristoranti e locali

~ itinerario di 1 settimana in Ungheria: day 1 ~

Le luci, mille lampadine colorate che danzano da una parte all’altra del soffitto, è questa la prima meravigliosa immagine che ho di Budapest.

La capitale ungherese la scopro innanzitutto al calar della sera, posate le valigie nel piccolo appartamento in una via diroccata, in un palazzo ancora più mal messo.

Scorro con gli occhi il mio itinerario, davanti spunta il nome del Quartiere Ebraico.

Forse non c’è modo migliore per fare conoscenza con questa città che partire proprio da questo insospettabile quartiere.

E’ grazie a lui che sbatto subito la faccia contro un’innegabile verità (forse anche un pelo inaspettata): Budapest è magica e qui tra lucine, lanterne cinesi, insegne anni 50, graffiti, vecchie locandine di film, una vera e propria accozzaglia ordinata di oggetti raccolti direttamente dal Paese delle Meraviglie, dà il suo meglio, rivela uno dei lati più meravigliosi di sé…