Sanya – la Tokyo cancellata dalle mappe

Sanya è un luogo che ho particolarmente a cuore, ci si arriva da casa mia in 20 minuti a piedi circa, non si sa quando si entra dentro Sanya, non si sa quando se ne esce, non ha confini precisi, né indicazioni, Sanya la si percepisce, è una sensazione. Lo si sente, lo si vede che quella è una parte di città diversa.

E’ un luogo che esiste ma non esiste, è a metà, come molte cose del Giappone, è detto ma non detto, un’infinita serie di puntini di sospensione su quale sia la sua vera forma o il suo vero scopo.

Un niente se si pensa all’immenso espandersi della capitale, un reticolo di vie a cui il governo ha tolto identità, senza definizione precisa si trova lasciato lì questo quartiere, in tutta la sua incredibile, difficile  e ruvida bellezza.

 

 

 

 

 

Sanya è un luogo che non compare sulle mappe, il governo si è portato via il suo nome circa 40 anni fa, nel tentativo di migliorare l’immagine della zona. Né tanto meno si trova nelle guide turistiche, un tempo era casa dei burakumin (i fuori casta), luogo di esecuzioni, confinante con il quartiere del piacere della vecchia Edo, oggi è dimora dei senzatetto e dei lavoratori alla giornata di Tokyo.                                                                                                                      Continua ad esistere frastagliato tra chome di quartieri diversi, e a segnalarne in qualche modo l’esistenza è rimasto solo Namidabashi (il ponte delle lacrime).


Sanya è un posto vero, un posto semplice, povero lo si vede, ma mai desolante, mai spaventoso.                                  Non è aggressivo.
Solo reale, privo della forma che permea molti aspetti della cultura giapponese.
È un posto schietto, pieno di ruvida bellezza, tremendamente concreto, è il cuore aperto della Shitamachi (la città popolare), e pulsa, ha un suo calore, cade a pezzi, ma respira. 

A Sanya gli edifici sono ricoperti di ruggine, il rame è diventato turchese, il legno è collassato su stesso, ma sulle facciate corrose, tra le finestre rattoppate con lo scotch, compaiono gli straordinari colori di alcuni dei rari murales di Tokyo. 

C’è la coppia portata via dal vento, sospesa su una città bianca del primo Chome, l’occhio egizio che recita pieno di errori “nil satis nisi oputimum – solo il meglio è abbastanza” strascichi di katakana dentro al latino, un gigantesco sole che sorride, una pioggia arcobaleno, ricoprono i colori pastello delle facciate, quasi una frivolezza nelle loro sembianze di pacchi regalo, gelatine di frutta, rosa pesca, azzurro carta da zucchero. O scivolano giù lungo la superficie delle serrande chiuse della Shotengai decrepita, mi paiono una sorta di rassicurazione: qua rimane poco, ma quel poco che c’è vorrebbe non arrendersi. 

Se mi è sempre stato chiaro che il Giappone sia un Paese di contraddizioni, difficile talvolta da afferrare, ma proprio per questo affascinante, mai come a Sanya mi è sembrato vero, in questo quartiere che è brutto ma è bello, senza una logica apparente e probabilmente senza neanche farlo apposta. Bello non per ciò che rappresenta, ma perché racconta una storia, e allora in tutta la sua bruttezza si farà ascoltare, insegnerà qualcosa.

 

 

 

 

 


E poi ovviamente a Sanya ci sono loro, le persone, sedute sui gradini dei vecchi edifici a leggere il giornale, in cerchio nel mezzo della shotengai condividendo del cibo, sdraiate accanto a un distributore di bevande che luccica pulito. Di loro non ho foto, perché Sanya dopotutto non è, e non dovrà mai essere zoo umano; è testimonianza di verità e in quanto tale meritevole di rispetto. Se rubassi i loro volti e li esponessi così, mi sentirei in torto, sono persone che meriterebbero di essere conosciute e capite, non malamente accennate. 

Me ne parlano una sera due clienti, di queste persone, una coppia benestante che si lascia sfuggire un: “Il governo cerca di aiutarli, le case le ha costruite, sono loro che non vogliono farsi aiutare, preferiscono dormire per strada”. E allora viene da chiedermi e vorrei chiedere loro quale sia la verità, se di nuovo come qui, altre volte accade, stia nel mezzo, o se solo una delle due storie su Sanya rispecchi ciò che è reale.

Solo ostinazione, mancanza imperdonabile in un’ottica giapponese di senso della comunità e del prossimo,  oppure recinto per indesiderati, non veramente ghetto ma simbolicamente emarginante, in Giappone dove la cultura è fatta di simboli, di dovere e non dovere, molto più che in altri Paesi.

Vorrei domandarlo alla signora che fa capolino dall’unico negozio aperto, lei e il suo Golden Retriever dal guinzaglio rosa, che quando mi avvicino per una carezza a scoprire che sono italiana quasi si emoziona a ricordare il viaggio fatto a Roma da giovane. Vorrei chiederlo alla ragazza seduta per terra nel mezzo della Shotengai, che non me lo dice apertamente ma bisbiglia ad un suo vicino in giapponese: “che bei capelli che ha“.

Vorrei chiederla a tutti loro la verità.

 

 

 

 

 

 

Cosa ne pensi di Sanya? Andresti a vederla? Fammi sapere nei commenti la tua opinione 🙂

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Ci vediamo alla Prossima Fermata 🙂

61 Comments

  1. Hachi
    2 Gennaio 2018

    Incuriosisce Sanya. Sembra strano che esista qualcosa in Giappone che sfugge alle regole. Probabilmente anche per loro è così anomalo che lo hanno cancellato. Affascinante. Ed è bello che non si percepisca pericolo, come invece capita a volte in alcune periferie occidentali. Grazie Stefania per questo post.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      3 Gennaio 2018

      E’ in effetti un posto estremamente curioso, affascinante, colorato, ma capace di raccontare una storia difficile, un posto che sì in effetti non rispecchia la norma e proprio per questo difficile da accettare.
      Felice davvero che il post ti sia piaciuto, era un articolo a cui tenevo molto!

      Rispondi
  2. Mario Aprea
    3 Gennaio 2018

    Mi sembra un bel posto, non diverso da tante piccole periferie del Giappone che diventano così appena ci si allontana dalla finta perfezione delle metropoli

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      3 Gennaio 2018

      Più che un posto bello, nel senso preciso della parola, penso sia un posto che abbia qualcosa da raccontare e di conseguenza a suo modo affascinante. Sicuramente però nessuna periferia è stata costruita apposta per il fine di circoscrivere in un luogo solo i senzatetto (l’altro grande “ghetto” giapponese è Kamagasaki a Osaka, che è decisamente più malconcio e crudo di Sanya), tra l’altro Sanya è in zona centralissima (a due passi da Asakusa) la metropoli proprio perché tale penso sia priva di finta perfezione, ha le zone tirate a lucido per i ricchi, ha quelle sciupate dal tempo della shitamachi, e ha luoghi come Sanya o come Kinshicho dove il brutto finisce.

      Rispondi
  3. Che bel racconto Stefania, emozionante davvero. Mi avevi incuriosita un sacco, avevo letto qualcosa che avevi scritto su un gruppo facebook riguardo Sanya, ed eccomi qua.
    Anche io sono affascinata dai posti “brutti ma belli senza farlo apposta”, quei posti dall’atmosfera un po’ decadente ma che profumano di vita vera e di quotidianità. Non avevo mai sentito parlare di questo quartiere e sono contenta che tu l’abbia fatto! Sono sempre più curiosa di visitare Tokyo di 🙂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      Ciao Diletta 🙂
      e ti capisco benissimo provo lo stesso fascino per questi posti pieni di bellezza e bruttezza e con tantissimo da raccontare! Sono quelli che riescono a farti sentire tutta la vita della città, con le sue difficoltà e i suoi contrasti in un colpo solo!
      Spero tantissimo tu riesca a venire e nel caso ovviamente scrivimi 😉

      Rispondi
  4. Veronica Sala
    12 Gennaio 2018

    Che carino questo post! E anche il blog, sono contenta di averti incontrata. Anche il mio ragazzo ha studiato giapponese e ha fatto un corso di qualche mese in Giappone, sono stata una settimana a Tokyo quando sono andata a trovarlo e me ne sono innamorata completamente. Ovviamente speriamo entrambi di tornarci presto 🙂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      Ma dai che coincidenza 🙂 !!! Io ho studiato a Torino e lui?
      Tokyo è così, fa innamorare, io (che sono poco di parte ahah) penso sia una città incredibile! Spero tantissimo possiate tornare, nel caso ovviamente scrivetemi 😉

      Rispondi
  5. Oltre le parole
    12 Gennaio 2018

    Non sono mai stata in Giappone ma è uno dei miei più grandi sogni. Tu mi hai fatto già innamorare di Sanya nel frattempo! <3

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      felicissima di essere riuscita a fartela amare 😀 spero davvero tu possa venire in Giappone!! Nel caso mi raccomando scrivimi 😉

      Rispondi
  6. Roberta
    12 Gennaio 2018

    Certo che ci andrei, soprattutto dopo la tua intuitiva e delicata descrizione. Mi piace la definizione “brutto ma bello”: la uso spesso anch’io per descrivere dei luoghi sgarrupati ma interessanti. E finalmente un quartiere che esce dallo stereotipo del Giappone tutto pulito e ordinato

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      Ciao Roberta, grazie per essere passata!
      E’ decisamente un quartiere che esce dallo standard giapponese, ma che avrebbe molto da raccontare, come dici anche tu brutto e bello spesso si accompagnano in questi casi. Sono felice in qualche modo di aver saputo rendergli giustizia e di trovare chi, come me, è affascinato da questi luoghi così scoloriti da tempo e vicende!

      Rispondi
  7. Paola
    12 Gennaio 2018

    Dalle foto sembra veramente affascinante e ci andrei sicuramente. D’altra parte io sono la stessa persona che si è innamorata dei giardini di Belleville, un quartiere parigino evitato da tutti 😉

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      Ciao Paola grazie per essere passata 🙂
      ma allora io e te ci intenderemmo subito ahah io vado matta per questi luoghi talmente rovinati dal tempo, talmente strani e straordinari nella loro difficoltà da poter raccontare qualcosa con ogni piccolo dettaglio!

      Rispondi
  8. Stefania Ciocconi
    13 Gennaio 2018

    Hai mostrato un lato di Tokyo che poco conosciuto fatto anche di periferie “brutte” con case fatiscenti che rivelano come non tutto è perfetto. Da turista non credo che andrei a Sanya perché penso che andare lì sarebbe un po’ come andare in una delle periferie delle nostre città e in viaggio voglio vedere le cose belle pur consapevole che esistono anche le zone degradate.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      13 Gennaio 2018

      Ciao Stefania 🙂 grazie per essere passata!
      Sanya si trova, a dire il vero, nel cuore di Tokyo, a due passi dalla famosissima Asakusa, è una zona molto antica della città, con una lunghissima storia alle spalle, ma che per il genere di persone che vi erano rilegate in passato fin dal 1600 e per quelle che ora si trovano a viverci ha assunto questo carattere così particolare e così fuori dagli standard giapponesi, una differenza c’è, le nostre periferie tendenzialmente sono la parte più recente della città, spesso anonime, Sanya per il punto centrale in cui si trova e la sua lunga vita al contrario ha davvero molto da raccontare :D.
      E capisco assolutamente il discorso che fai, un turista che viene per la prima volta in Giappone anche secondo me (a meno che non abbia un amore profondo per questo genere di luoghi) dovrebbe recarsi innanzitutto in tutti quei luoghi del Giappone che semplicemente tolgono il fiato per la loro bellezza, il Giappone ne è ricchissimo e riesce a rubare il cuore!!!

      Rispondi
  9. Erica
    13 Gennaio 2018

    “E’ un luogo che esiste ma non esiste, è a metà, come molte cose del Giappone, è detto ma non detto, un’infinita serie di puntini di sospensione su quale sia la sua vera forma o il suo vero scopo.”
    E’ la frase che più mi ha colpita del tuo post e che mi ha incuriosita tantissimo! Non credevo addirittura il governo avesse tolto il nomea questa zona! Un paese decisamente tutto da scoprire il Giappone!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Nome tolto e zona divisa tra sezioni di quartieri diversi, molti giapponesi non lo conoscono o magari al riguardo se ne sentono più versioni dei perché e dei come, è una zona controversa fin dal passato si potrebbe dire, ma sicuramente molto interessante 🙂

      Rispondi
  10. drinkfromlife
    13 Gennaio 2018

    Il Giappone deve essere davvero interessante da visitare, è da un annetto che ci penso. Chissà! Intanto mi documento leggendo il tuo blog. 🙂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Per me ovviamente è assolutamente un viaggio da fare 😉 vedrai che non ti deluderà affatto!!

      Rispondi
  11. Sandra
    14 Gennaio 2018

    Una Tokyo diversa, si, farei sicuramente un giro… mi piacciono poter esplorare qualcosa che non è previsto, che va fuori dagli schemi!
    Se mai deciderò di visitare il Giappone ti intaserò la casella di posta! 😂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Tutte le domande che vuoi senza alcun problema nel caso tu abbia intenzione di fare un salto da questa parte di mondo 😉
      Penso che luoghi del genere, se si ha il tempo da dedicare, diano sicuramente sempre una prospettiva diversa e fuori dallo standard.

      Rispondi
  12. Ilaria
    14 Gennaio 2018

    Articolo stupendo! Sto pensando ad un viaggio in Giappone e ovviamente il tuo blog sarà il mio punto di riferimento!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Grazie mille ci tenevo molto a raccontare nella giusta maniera Sanya 😀 mi fa davvero piacere, ovviamente per qualsiasi cosa scrivimi pure!!

      Rispondi
  13. Valentina
    14 Gennaio 2018

    Mi hai incuriosito parecchio, Sanya sembra una città intrigante ed affascinante 🙂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      E’ sicuramente un quartiere fuori dallo standard giapponese, con una storia interessantissima alle spalle da raccontare 😀

      Rispondi
  14. Raffaella
    14 Gennaio 2018

    Che meraviglia questo articolo! Ho letto parola dopo parola tutto d’un fiato per vedere dove mi portavi. Mi hai fatto entrare in un angolo magico. Lontano da turisti, turismi e altre deviazioni. Guardando le foto cercavo di immaginarmi la vita che scorre dietro quelle serrande o quelle finestre. Venendo alla tua domanda, ti rispondo che si, andrei a visitarla perché mi hai davvero incuriosito.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Grazie davvero!! Contentissima di essere riuscita ad incuriosirti, Sanya è veramente un luogo particolare, ricco di storie da raccontare, i luoghi così da sempre mi emozionano particolarmente!

      Rispondi
  15. Laura
    14 Gennaio 2018

    Che luogo suggestivo, l’hai reso quasi poetico con le tue immagini e le tue parole. A volte proprio in periferia si scoprono le vere città.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      E’ vero 😀 certi luoghi permettono sempre di vedere i lati insospettabili di una città, sono quelli più curiosi e che spesso magari raccontano una storia diversa, oltre lo standard! Ti è capitato in altre città visitate?

      Rispondi
  16. Italobackpackers
    14 Gennaio 2018

    Che bella Tokyo! Ogni giorno qualcosa da scoprire, qualche dettaglio da scovare e, per te, qualcosa da raccontare. Seguo spesso i tuoi video e mi piacciono tanto. Brava! Continua così!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      Grazie davvero 😀 per me è una città stupenda, un grande mix delle cose più diverse e forse proprio per questo così affascinante! Ce ne si innamora facilmente!!

      Rispondi
  17. Elisa
    15 Gennaio 2018

    Dopo questo tuo post, certo che andrei a vederla! Penso che nelle periferie pulsi la vera anima delle città…

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      17 Gennaio 2018

      E’ vero in luoghi come Sanya c’è tanto da scoprire e sempre tante storie da ascoltare! Ti è capitato in altre periferie?

      Rispondi
  18. Samanta Berruti
    19 Gennaio 2018

    Il Giappone è uno di quei posti che, mio malgrado, non mi ha mai affascinato. Probabilmente perché ricordo gli articoli di Terzani al suo riguardo, probabilmente perché mi da l’impressione di essere freddo e meccanico…in ogni caso non mi ha mai conquistata. Sino ad ora.
    Ho letto il tuo articolo e mi sembrava di ritrovarmi in mezzo alle strade battute di un quartiere che, in qualche modo, sa di casa e regala emozioni. Ho letto le tue righe e mi sono detta “Mica male, sto Giappone!”. Insomma: mi hai convinta. Giappone: (prima o poi) si può fare!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      22 Gennaio 2018

      Ciao Samanta grazie per essere passata. Terzani non hai mai avuto propriamente un bellissimo rapporto con il Giappone, ma penso che ci siano degli angoli, in questo caso di Tokyo, con tanto da raccontare. La città quella vissuta dalle persone, è tutto tranne che fredda e meccanica, ha un suo calore quotidiano, un ritmo fatto di piccoli dettagli. Tokyo penso spesso possa trarre in inganno, così grande esternamente racchiude al suo interno un miliardo di piccoli centri a misura di paesino. Sono contenta di averti fatto cambiare idea 😉

      Rispondi
  19. camilla
    20 Gennaio 2018

    Sembra davvero un bel quartiere Sanya, soprattutto la hai sera reale con le tue parole, descrivendola nei dettagli e trasmettendoci l’anima del posto.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      22 Gennaio 2018

      Grazie mille 😀 sono rimasta talmente affascinata da Sanya che volevo cercare di raccontarla al meglio a tutti i costi!

      Rispondi
  20. Martina
    21 Gennaio 2018

    Bellissimo articolo…
    Io, mio marito e 3/4 amici stiamo fantasticando per un ipotetico viaggio in Giappone nel 2019.
    Sanya grazie a questo tuo “racconto” è finito prepotentemente tra i posti che vorrei assolutamente vedere.
    Non ne avevo mai sentito parlare e adesso sto cercando articoli e notizie che ne parlino.
    I luoghi così mi affascinano…
    Ad esempio a San Francisco (dove siamo stati due volte) la seconda volta abbiamo deciso di proposito di cercare l’albergo a Tenderloin che è il quartiere brutto malfamato e pericoloso degli homeless.
    Sicuramente non sarei mai andata in giro da sola di notte, ma durante il giorno non ho mai avuto paura o avvertito la sensazione di pericolo. Anzi, proprio quel quartiere mi è rimasto impresso tantissimo… Non si può dire che sia bello, perchè al contrario mette una grande tristezza e quello che si vede è brutto, ma è stato intenso…
    Buona vita in Giappone!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      22 Gennaio 2018

      E’ vero i luoghi così sono sempre intensi, nel caso del Giappone non penso ti capiterà mai di avvertire pericolo, perfino Sanya non riuscirei a definirla triste, più che triste ha un suo stranissimo, incomprensibile modo di essere bella, nonostante ciò che rappresenta.
      Sono contenta però di aver potuto farti scoprire Sanya e soprattutto di essere riuscita a farti provare interesse per questo piccolo antico quartiere pieno di storie 🙂

      Rispondi
  21. Daniela
    21 Gennaio 2018

    Ci andrei eccome a visitarla questa zona perché mi sembra davvero autentica. Molto distante da ciò che ci si aspetta di vedere a Tokyo. Complimenti per le foto, molto belle!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      22 Gennaio 2018

      Grazie mille 🙂 quel pomeriggio mi ci sono davvero messa d’impegno con le foto, volevo presentare Sanya al meglio, in tutto il suo strano, incomprensibile modo di essere bella nonostante tutto. E’ una zona decisamente autentica hai perfettamente ragione 😀

      Rispondi
  22. Valeria
    22 Gennaio 2018

    Io ci andrei, ormai è difficile trovare luoghi come questi nelle metropoli giapponesi. Però in campagna ci sono tanti paesini così, dove la gente vive in modo semplice e frugale.
    Non mi stupisce che Sanya non esista a livello ufficiale, non è forse tipico dei giapponesi martellare sul chiodo che sporge? E se non è possibile, allora basta negarne l’esistenza.
    Grazie per questo pezzetto di Giappone che non conoscevo!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      22 Gennaio 2018

      E’ vero, basta anche allontanarsi di poco da Tokyo per vedere la differenza. Al di là dei confini di questa megalopoli che apparentemente sembra estendersi ovunque ci sono delle adorabili, magnifiche realtà di campagna (per dire anche da poco, nel mio ultimo video del canale youtube, sono andata ad Hamura e me ne sono innamorata). Nelle campagne si ha la sensazione di trovarsi un po’ in un’altra epoca, e ancora più che in città, pare che ciò che è Giapponese non sia stato slavato dalla globalizzazione. Se si vaga per la Shitamachi dentro Tokyo di nuovo si ha questa sensazione, una città di un tempo passato, levigata dallo scorrere quotidiano per secoli. Sanya è diversa ancora, è Shitamachi e al tempo stesso storicamente da secoli un luogo controverso. E ciò che è controverso, spesso per i giapponesi, nel dubbio è sempre meglio tacerlo.

      Rispondi
  23. Federica
    9 Febbraio 2018

    Sai che non ne avevo mai sentito parlare?!
    Io la visiterei molto volentieri.. mi incuriosisce moltissimo!
    Bellissime le tue foto.. poi ho un debole per la Street art!

    Federica
    Ioviaggiocosi.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      20 Febbraio 2018

      E’ un posto decisamente particolare e anche in internet se ne trova pochissimo a riguardo, è un posto difficile ma bellissimo a modo suo 😀

      Rispondi
  24. Serena Proietti Colonna
    16 Marzo 2018

    Certo che ci andrei! Dopo il tuo bel racconto mi pare il minimo! Non mi aspettavo un posto di questo tipo in Giappone. Forse per mia ignoranza, per caritá…ma il Giappone me lo sono sempre e solo immaginato super tecnologico. è bello sapere che ci siano ancora posti così autentici, soprattutto nella super moderna Tokyo. Poi io subisco il fascino delle cittá/zone decadenti, quini sì, mi hai convinta 🙂
    Grazie per aver raccontato questo angolo di Giappone!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      27 Marzo 2018

      Grazie per la fiducia 😀 Sanya è sicuramente un luogo particolarissimo!
      Tokyo è a dire il vero uno strano mix di cose, ha parti molto antiche dove tutto è ancora preservato, e parti molto moderne lucide di grattacieli e neon

      Rispondi
  25. Margherita
    17 Marzo 2018

    E’ davvero emozionante questo tuo articolo, Sanya ha una sua bellezza decadente. Non conoscevo affatto questo non-luogo, ma la descrizione che ne fai fa davvero venire voglia di scoprire di più. Complimenti!

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      27 Marzo 2018

      Grazie mille! Sanya è particolarissima, complessa e a suo modo bellissima. Guardata con gli occhi giusti può essere un luogo meraviglioso da visitare

      Rispondi
  26. Occhio allo Scatto
    18 Marzo 2018

    Ciao Stefania, il tuo blog è davvero interessante. Il Giappone ci incuriosisce molto. Il nostro desiderio è visitarlo durante la fioritura dei ciliegi. Qual’è il periodo migliore?

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      27 Marzo 2018

      Grazie mille 😀 la fioritura è un periodo meraviglioso!!
      Di solito avviene tra l’ultima settimana di Marzo e la prima di Aprile (varia a seconda di com’è stato il clima precedentemente)

      Rispondi
  27. Sabrina
    21 Ottobre 2018

    Ciao,
    molto interessante il tuo post. Non conoscevo questo quartiere. Spero di poterlo visitare nel mio prossimo viaggio in Giappone.
    Si trova tra il Sensoji e la stazione di Minami Senju? Il Sanya Cafe Tokyo può essere preso come riferimento per arrivare in zona?
    Grazie mille
    Sab

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      16 Febbraio 2019

      Ciao Sabrina ti ringrazio ^_^
      E’ un quartiere pieno di cose da dire, merita una visita!

      A metà tra Asakusa e Minami Senju esatto, io prenderei come riferimento questa shotengai, Sanya vi è tutt’attorno > いろは会商店街

      Rispondi
  28. Martina
    18 Febbraio 2019

    Complimenti per questa descrizione, di sicuro è una meta poco conosciuta ma sicuramente molto autentica che va vista, ogni città ha mille sfaccettature e Sanya ben si presta per ammirare il lato più frugale di Tokyo, quindi non mi resta che appuntarmela per il mio futuro viaggio in Giappone 🙂

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      12 Marzo 2019

      Per me è un quartiere veramente dalle mille storie, hai ragione merita di essere scoperto e visto con rispetto ^_^ sono contento che il racconto sia piaciuto

      Rispondi
  29. Elena
    27 Febbraio 2019

    Grazie, Stefania, per questo racconto meraviglioso.
    A Maggio tornerò finalmente in Giappone, luogo che mi ha rapito il cuore, e Sanya sarà sicuramente una delle mete a Tokyo.
    Tento sempre, a volte con successo, altre volte meno, di vedere anche quello che sta al di là dei canonici circuiti turistici, non per una qualche forma di snobismo, ma perché a volte il cuore delle cose si trova dove la patina luccicante in superficie è meno compatta.
    Grazie ancora, il tuo blog è continua fonte di ispirazione

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      12 Marzo 2019

      Non potrei essere più d’accordo, non penso affatto che si tratti di snobismo, anzi della volontà di scoprire e vedere tutti i volti di un determinato luogo. Oltre a quelli più famosi che vanno sempre e comunque visti (e se sono i più famosi ovviamente un motivo c’è) si può accompagnare a questi lo sperimentare qualcosa di meno noto 😀

      Rispondi
  30. Gianluigi
    27 Febbraio 2019

    Davvero complimenti per lo stile con cui scrivi: una sintassi chiara e concisa che non si sforza nello spiegare concetti complessi.

    Rispondi
    1. Stefania - Prossima Fermata Giappone
      12 Marzo 2019

      Ti ringrazio davvero! Contenta che sia apprezzato anche lo stile di scrittura! ^_^

      Rispondi
  31. leonardo
    22 Gennaio 2020

    Ciao, ma sarebbe possibile capire un po’ meglio come raggiungere questo quartiere? Mi piacerebbe molto visitarlo. grazie

    Rispondi

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