4 giorni a Parigi low cost, una punta d’amore e un’indefinita indifferenza + Concerto Radwimps

E’ stato un viaggio decisamente super low cost, ma vissuto con spirito positivo e di adattamento, e soprattutto con la migliore compagna di viaggio che potessi desiderare (e che ho cercato di eliminare tramite morte per troppo camminare, oppure ho rischiato io che mi uccidesse perché l’ho fatta camminare troppo: punti di vista insomma).

La condivisione degli estremi livelli di poracciaggine raggiunti durante la vancaza, e le conseguenti risate, sono state una componente fondamentale di questa trasferta francese (ma dopotutto se non si viaggia un pò da poracci a questa età quando lo si può fare? Credo che siano esperienze di vita, ecco, vediamola così).
Un programma serrato, pasti veloci e poco costosi e tantissimi chilometri macinati a piedi, premiate però da una Parigi sempre assolata (anche se dalle temperature gelide).
Ricompensate dalle atmosfere chic e un pò noncuranti che caratterizzano, e rendono così affascinante, la capitale francese.
Accompagnate dai luoghi iconici della città, tracannando caffé e bevande calde per un pò di conforto ed energia.

7 imperdibili luoghi +1 in Provenza e Camargue

5 giorni in Francia tra Provenza e Camargue.


















 

Un viaggio in macchina tra natura e bellezze artistiche di una terra baciata da sole e vento, dove l’estendersi di campi variopinti e frutteti non ha fine e il profilo ondulato di morbide colline diventa pianura dorata pronta a tuffarsi nelle acque del Mediterraneo. 

Provenza, ricca di profumi e sapori, più elegante, più delicata la sua indole, ti accoglie, ti inebria, erbe, lavanda, sapone, zucchero a velo, in glassa, in sciroppo e alla fine ti innamori.

 

Camargue, di sabbia, di mare, paludi e lagune, un lembo di terra quasi inviolato. Il suo carattere aspro e selvaggio tramortisce e non lascia più andare, anche se breve l’incontro è sempre intenso. 
 
Ecco il racconto della breve vacanza che, tra lo studio di un kanji e l’altro, mi sono concessa, alla scoperta di una terra vicina eppure accattivante … 

 

3 ristoranti + 1 in cui mangiare vero giapponese a Torino


Se siete amanti della cucina giapponese e cercate posti in cui mangiare veri piatti della tradizione nipponica allora questo è il post che fa per voi.
Se semplicemente desidarate approcciarvi alla cucina del Sol Levante e cercate qualcosa di veramente giapponese allora questo è il post che fa per voi.  
Se siete dei nostalgici che il Giappone l’hanno visto o addirittura vissuto (come la sottoscritta) alla continua ricerca di posti che per un attimo possano farvi riassaporare la bontà autentica allora questo è decisamente il post che fa per voi.
Ecco allora quali sono i ristoranti in cui mangiare VERA cucina giapponese a Torino e in cui vi consiglio assolutamente di andare

Terme di Pré Saint Didier e itinerario nei sentieri dell’Aosta romana

Adoro le terme, poche cose riescono a essere rilassanti alla stessa maniera. Nella mollezza dell’acqua calda, tra vapori alla cannella e all’arancia, il corpo si ritempra diventando dolce e in pace con se stesso e con gli altri.
Così il mio ragazzo ha deciso di regalarmi un week-end in Valle d’Aosta prima della tanto sospirata partenza per il Giappone. Un momento di coccole e relax tutto per noi, per ricaricarsi e affrontare quest’estate di nuove esperienze
alla grande.
Quando poi la vista è il Monte Bianco e la qualità è quella delle terme di Pré Saint Didier il cerchio si completa.

#TakeMeToTurin | seduta in quella bakery a Torino con Giappone Mon Amour e la sua Tokyo Orizzontale

Torino è una città uggiosa talvolta, mette il broncio con l’aria della gran dama dispettosa. Eppure sa come mostrare il suo fascino, si agghinda la bella Torino, senza appunto mai venir meno al suo ruolo di Signora.
Mi capita di frequente di pensare a quante possibilità potrebbe offrire al visitatore, a chi per la prima volta si affaccia in Piazza Castello in una giornata di sole, a chi per la prima volta scorge i portici, bianchi, che colonna dopo colonna si incamminano lungo via Po e si aprono ad abbracciare Piazza Vittorio.
Sabato ha il broncio, la mia città, pioveva, ma per gli intrepidi, come una mamma premurosa, nasconde nidi caldi. Angoli segreti, in quella geometria romana perfetta di strade trafficate e vie tranquille.
Bakeries e torterie, mi sembrano fiori colorati in giornate così, messi della primavera imminente, dove l’odore non è quello di petali appena schiusi, ma di cannella e zucchero a velo, tè speziato e dolce.
Numerosi sono i posti dove ci si può rifugiare in cerca di prelibatezze (e approfondirò l’argomento in un post futuro), ma oggi vorrei parlarvi di SweetLab in via Principe Amedeo.

Lisbona parte 2 ~ Sintra e Cabo da Roca

5 GIORNI A LISBONA
 

 

Quarto giorno a Lisbona, oggi abbiamo in programma la visita di Sintra un piccolo paesino patrimonio dell’Unesco. Ciò che rende la località di Sintra unica nel suo genere è la singolare concetrazione di palazzi e
castelli.
Sintra è il luogo più bello visitato durante il viaggio e quello che forse più mi è rimasto nel cuore, dedicate un’intera giornata alla sua esplorazione, se siete a Lisbona non potete perdervelo.
Ci si arriva facilmente in treno, partendo dalla stazione del Rossio
a Lisbona e il viaggio dura circa 40 minuti (il biglietto è intorno ai 4,10 andata e ritorno).
Ciò che si respira a Sintra è un’atmosfera moresca, di fiaba e di sogno. Colori, tempi passati, tanto verde e sole, e poi? Poi meraviglia, man mano che visito, non riesco a fare a meno di essere sempre più innamorata della piccola e incantevole Sintra.

Lisbona parte 1 ~ tutto il centro storico e traversata del Tago

5 GIORNI A LISBONA

(Rossio vista dall’Elevador de Santa Justa)

 

Lisbona è una città tranquilla e caotica allo stesso tempo.
Tranquilla perché la gente per strada non è mai tanta, non si ha la sensazione (vuoi il periodo o la
fortuna) di rischiare di essere inghiottiti da un’orda di turisti da un momento all’altro, è una città che si fa ammirare con calma, lei non ha fretta.
Caotica perché in questa sua calma è alquanto confusionaria. E’ costruita su sette colli, un ghirigoro di
viuzze abbarbicate e se la si osserva dall’alto le case alle volte sembrano mangiarsi l’un l’altra.
Il mezzo pubblico con cui ci si sposta nel centro è principalmente il tram, sono gialli, allegri e dentro
hanno spesso ancora la struttura in legno; sono il mezzo di trasporto ideale perché in grado di percorrere le viuzze sali e scendi che caratterizzano Lisbona facendo mirabili rasette a case ed automobili – per la cronaca, se la macchine avessero delle ventose le parchegerrebbero pure sui muri, essendone sfornite si limitano a lasciarle sui marciapiedi e ai lati delle strettissime stradine sopracitate, ti sembra stando a bordo di non poter far altro che finirci contro, ma il tramviere portoghese (razza sadica) all’ultimo secondo ti piazza una rasetta da medaglia d’oro e tiri un sospiro di sollievo.
E’ una città che ha fascino, carattere, una storia da raccontare, e adesso la visiteremo assieme.