Magica Budapest notturna: dove trovare i migliori ristoranti e locali

~ itinerario di 1 settimana in Ungheria: day 1 ~

Le luci, mille lampadine colorate che danzano da una parte all’altra del soffitto, è questa la prima meravigliosa immagine che ho di Budapest.

La capitale ungherese la scopro innanzitutto al calar della sera, posate le valigie nel piccolo appartamento in una via diroccata, in un palazzo ancora più mal messo.

Scorro con gli occhi il mio itinerario, davanti spunta il nome del Quartiere Ebraico.

Forse non c’è modo migliore per fare conoscenza con questa città che partire proprio da questo insospettabile quartiere.

E’ grazie a lui che sbatto subito la faccia contro un’innegabile verità (forse anche un pelo inaspettata): Budapest è magica e qui tra lucine, lanterne cinesi, insegne anni 50, graffiti, vecchie locandine di film, una vera e propria accozzaglia ordinata di oggetti raccolti direttamente dal Paese delle Meraviglie, dà il suo meglio, rivela uno dei lati più meravigliosi di sé…

#seamysardinia: 7 luoghi in Sardegna che ti faranno sognare

 

#seamysardinia è un progetto che nasce dalla mia voglia di approcciarmi alla Sardegna con un atteggiamento tutto nuovo, con rinnovata meraviglia. Di guardare quest’isola fatta di mare e entroterra mozzafiato con occhi diversi. 

Ho rapporti di lunga, lunghissima data, si può dire che ci conosciamo da una vita io e lei, e davvero non esagererei. 

I miei nonni sono sardi e la Sardegna è stata meta delle mie vacanze estive fin da quando ne ho memoria in pratica. Niente di cui lamentarsi insomma, è una meta fantastica, soprattutto d’estate, quando è piena di vita, caldo, colori. Eppure proprio questo continuo andarci, tanto da considerarla normale, quasi quotidiana e banale, non mi ha mai permesso di apprezzarla come avrei dovuto, né di osservarla con uno sguardo sinceramente meravigliato.

Non che prima non la trovassi bella o interessante, la Sardegna è bellissima senza ombra di dubbio, senza il minimo sbaglio, semplicemente non le ho mai permesso di raggiungermi davvero.

Sì, lo so, sto già camminando in ginocchio sui ceci da sola per non averla apprezzata prima, ma faccio pur sempre in tempo a rimediare, no?

Così quest’estate è stata L’ESTATE, quella in cui mi sono detta: “Bene, Stefania è giunto il momento, ribalta la tua prospettiva”.

Ed ecco che nella mia mente è lievitata piano piano l’idea di #seamysardinia, sea che è il mare sardo, ma che ha anche la stessa pronuncia di see/vedere. 

Perché quello che volevo fare durante questa estate era vedere la Sardegna, vederla veramente, scoprirla e imparare ad amarla, non semplicemente subirla, farla mia a modo mio e soprattutto stupirmi, venire conquistata…

12 giorni in Scozia, Inverness e Loch Ness ~ alla ricerca di Nessie

~ itinerario di 12 giorni in Scozia: day 7 ~

 

 

Settimo giorno in Scozia, oggi accompagnata come sempre dal mio buon Citylink giallo e blu, arrivo a Inverness e devio poi quasi subito verso il Lago di Loch Ness alla ricerca del famigerato Nessie.

Sarò riuscita a vedere il mostro verde che infesta il lago? (e che in realtà tutti i peluches allo shop presentano come una cosina pucciosa, dotata di occhioni alla Bambi e cappellino scozzese).

Io gli occhi li tengo ben aperti, ma intanto di tipicamente scozzese avvisto solo un cornamusaro rosso come un peperone che suona instancabile tra le mura del castello, si fa quel che si può insomma …

12 giorni in Scozia, Aberdeen e Dunotter Castle ~ alla scoperta delle scogliere scozzesi

~ itinerario di 12 giorni in Scozia: day 6 ~

Lascio la vivace Edimburgo per dirigermi a nord, da qui in poi il viaggio sarà una salita verso la punta estrema della Scozia. Verso terre più verdi, ampi spazi fatti di vento e mare, pochi uomini, molta natura (e tante tante pecore).    Nei dintorni di Aberdeen ho il primo abbondante assaggio di quella che è la Scozia più profonda, non ancora totale, ma già ben presente nei lunghi tratti di strada in cui le case puntinano rade l’orizzonte. E’ il pullman che mi permette uno sguardo d’eccezione, dall’alto dei gialli citylink, scruto per la prima prima volta la solitaria, immensa bellezza dei paesaggi scozzesi…

Gli 11 migliori ristoranti di vera cucina orientale a Torino: Giappone, Cina, Corea, Thailandia, Vietnam, India

 

Da buona amante della cucina non solo giapponese ma orientale in generale sono sempre alla ricerca di nuovi posticini in cui poter mangiare in Italia piatti delle diverse cucine asiatiche preparati nella maniera più autentica possibile, in modo da poter ritrovare anche a casa i sapori dei Paesi in cui quei piatti sono nati.

Scovare ristoranti che propongano una cucina autentica, senza strane modifiche dettate dal gusto italiano, non è facilissimo, ma neanche impossibile.

Basta armarsi di coraggio ed entrare anche in posti dall’apparenza più o meno losca, sperimentare e avventurarsi senza rimpianti (io sono viva e vegeta e la bontà è assicurata).

Se anche voi amate la cucina orientale e volete ritrovare in Italia i sapori di cui avete nostalgia o sperimentare nuove deliziose cucine questo è sicuramente il post che fa per voi,

vi propongo quindi una lista di 11 ristoranti sperimentati dalla sottoscritta con le migliori cucine asiatiche di Torino …

Prossima Fermata: 12 giorni in Scozia, Edimburgo ~ le atmosfere di Harry Potter

~ itinerario di 12 giorni in Scozia: day 3, 4 & 5 ~

Al contrario di Glasgow, Edimburgo è una città piena, non caotica, ma febbricitante di vita,

agghindata di persone.

E’ una città colorata, calda, fatta di mattoncini bruni del colore della terra arsa dal sole, è una città della quale pensi “qui ci vivrei e ci vivrei bene”.

E’ piccolina ma accogliente, piccolina ma movimentata, ti lascia addosso un pò quel suo sapore antico, delle tante piccole cose meravigliose che custodisce, un pò del suo verde e soprattutto la sua gioia di vivere …

12 giorni in Scozia, Glasgow ~ la bellezza dove non te l’aspetti

~ itinerario di 12 giorni in Scozia: day 1 & 2 ~

 

La Cattedrale di San Mungo e l’antica necropoli di Glasgow

 

 

La Scozia è un Paese di cui ti rimane impressa la natura selvaggia, la bellezza di un verde sconfinato che
inghiotte tutto, cielo e terra, un verde che si getta nel mare e sparisce a tratti inghiottito dai fiordi dei loch, dalle nuvole grige di un tempo ballerino.
Ti rimangono impresse le persone, gentili più che in qualsiasi altro luogo io abbia mai visitato in
Europa.
E i castelli, uno per ogni abitante (ho fatto solo un calcolo approssimativo sia chiaro, magari sono anche
due a testa), eretti a perenne memoria di valore e coraggio. E anche loro, le pecore, che sembrano aver colonizzato ogni prato brucabile.
Mi sono sentita chiedere da più di uno scozzese cosa avesse spinto un’italiana fin lì. Ed il perché, in realtà, è prima un
desiderio di ignoto e avventura, di fascino per ciò che è diverso per storia, paesaggi e che piano piano ha lasciato spazio a un amore sconfinato per i luoghi e gli abitanti di queste terre del nord, verdi e maestose…