Dormitorio Akamonkai VS Share House ~ studiare giapponese in Giappone e trovare casa

 

Nippori: il carinissimo quartiere in cui vivevo

 

Una volta presa la decisione di andare a studiare in Giappone tocca l’increscioso compito di trovare un posto in cui vivere (ebbene sì, vivere sotto i ponti non è contemplato, bisogna sganciare i big money e cercare casa)
(N.B: della scelta della scuola parlo in questo post → Studiare all’Akamonkai: studiare giapponese in Giappone ).


In questo post quindi voglio parlarvi proprio di come uno studente possa trovare casa a Tokyo (o in altre città giapponesi dato che il procedimento è più o meno lo stesso).
Nello specifico parleremo di Dormitorio e Share House, che sono le due tipologie di abitazione di cui io e Ale abbiamo esperienza diretta ….

PREMESSA 
Le organizzazioni che aiutano a studiare e a trasferirsi in Giappone di cui sono a conoscenza sono due: 
→ GoGoNihon
→ GiappoLife
Entrambe le organizzazioni offrono i loro servizi gratuitamente ma personalmente io mi sono affidata a GoGoNihon (al tempo della mia partenza GiappoLife non esisteva ed è quindi di GoGoNihon che posso dare un parere avendolo sperimentato personalmente ed essendomi trovata davvero bene).
GoGoNihon ha una lunghissima esperienza nell’aiutare coloro che desiderano studiare in Giappone, non solo assiste nella scelta della scuola ma anche in quella dell’abitazione che più rispecchia le proprie esigenze. 
Una volta inviata la prima mail uno dei responsabili di GoGoNihon mi ha seguita in ogni passaggio dell’iscrizione, rispondendo a tutte le mie domande e fornendo un servizio davvero ottimo e che per questo mi sento di consigliare.


Ecco i link utili per poter contattare queste due organizzazioni: 
GoGoNihon Sito
GoGoNihon FacebookGiappoLife Facebook
GiappoLife Sito 1
GiappoLife Sito 2

→ Dormitorio – il mio racconto

1. Procedura per richiederlo 


Fondamentale per poter vivere nel dormitorio a Tokyo è iscriversi alla Akamonkai (solo questa scuola di Tokyo possiede infatti il dormitorio per i propri studenti).
La procedura è piuttosto semplice, una volta scelta la Akamonkai dovrete semplicemente comunicare a chi vi segue dello staff di GoGoNihon che desiderate avere una stanza in dormitorio (potete scegliere una stanza singola o condivisa). 
La Akamonkai ha diversi dormitori che hanno diversi prezzi, a seconda della lontananza, di quanto è grande la camera e di quello che include, quindi a seconda delle vostre esigenze potete scegliere quello che ritenete più adatto. Inoltre non è detto che una volta scelto vi verrà necessariamente data una stanza in quel determinato dormitorio: tutto dipende ovviamente dalla disponibilità delle camere (io ad esempio avevo richiesto una stanza nel dormitorio con una fascia di prezzo media e mi è stata data una stanza in quello più costoso, perché in quello scelto da me non avevano più camere disponibili). 
Inizierete quindi una corrispondenza via mail con GoGoNihon che porterà alla fine (circa un mese e mezzo/un mese prima della partenza) a sapere in maniera definitiva quale sarà il proprio dormitorio. 
In ogni caso potete stare tranquilli che una volta iscritti alla Akamonkai una stanza al 99% la avrete.  


Una volta arrivati in aeroporto in Giappone dovrete usare il telefono pubblico per chiamare la scuola e avvertire che siete in aeroporto, dall’aeroporto dovrete spostarvi autonomamente fino a Nippori (quartiere in cui si trovano la scuola e i vari dormitori). Giunti alla stazione di Nippori dovrete nuovamente usare il telefono pubblico (lo trovate al parcheggio dei taxi all’uscita est) per chiamare la scuola che manderà qualcuno in macchina a prendere voi e le vostre valigie per accompagnarvi a scuola, registrarvi e accompagnarvi infine in dormitorio.






2. I costi 


Inizio col dire che si tratta dell’alternativa più economica per vivere a Tokyo
Supponiamo che decidiate di fare un corso di 3 mesi e quindi di dover pagare la stanza del dormitorio per 3 mesi:
– 800 /1000 euro di affitto in totale per i 3 mesi (a seconda della tipologia di dormitorio)
  (al mese sono quindi circa tra i 275 e i 333 euro)
– 235 euro di tassa di ingresso (da pagare una sola volta)
– 235 euro di deposito (che vi verranno ridati, se non avrete distrutto niente all’interno della stanza, alla fine del soggiorno … ma noi siamo tutti buoni e soprattutto poveri quindi i soldi faremo in modo che ce li ridiano giusto? XD) 
Io avevo una stanza doppia, la stanza privata ovviamente costa di più. 


A queste spese ci sono da aggiungere: 
– le bollette, al mese sono tra i 20 e 50 euro (da dividere con il vostro coinquilino) arrivano una volta al mese nella buchetta delle lettere e sono dotate di codice a barre, potete quindi portarle al konbini più vicino dove alla cassa passeranno il codice a barre e voi potrete pagare in contanti 
– il set per il letto (futon + lenzuola + federa + coperta) che dovrete richiedere prima di partire a chi di GoGoNihon vi segue. Sarà la scuola a comprarlo e farvelo trovare al vostro arrivo. Costa circa 55 euro 
– all’interno della casa non c’erano utensili di alcun tipo: niente pentole, posate, piatti, bicchieri, asciugamani, carta igienica, sapone (solo frigorifero, microonde, fornelletto. lavatrice). Dovrete quindi comprarvi tutto ciò di cui avrete bisogno per mangiare, vivere e pulire la stanza. 
– il cibo (calcolate più o meno 25/30 euro al giorno) 
– internet è incluso
– personalmente ho avuto una serie di disavventure con la lavatrice di casa, che non c’è stato verso di far funzionare neanche pregandola in aramaico o nella sua lingua madre, alla fine mi sono rassegnata ad andare a fare il bucato alla lavanderia a gettoni a 10 minuti da casa. Dividendo il costo con la mia coinquilina erano 4 euro lavaggio e asciugatura 


N.B: tutti questi prezzi sono indicativi poiché ovviamente soggetti al cambio euro-yen



                                                    

3. Come sono edificio e stanza 

Come ho menzionato prima il dormitorio in cui sono stata è il più bello tra quelli disponibili (e di conseguenza anche il più costoso). 
Praticamente era come stare in un appartamento ma al prezzo di un dormitorio, la stanza infatti era a tutti gli effetti il tipico micro appartamento giapponese. 
L’edificio piuttosto nuovo ha 5 appartamenti (3 al piano terra e 2 al primo piano, il mio era uno dei due al primo piano). Il bonus è l’immancabile jidouhanbaiki appena fuori dalla porta di casa, ovvero l’onnipresente macchinetta automatica delle bibite. 
E’ il dormitorio più costoso perché
– è a tutti gli effetti un appartamento ed essendo un appartamento ha cucina, bagno e doccia privati (che negli altri dormitori sono in comune). L’unica cosa in comune con i nostri vicini di piano erano appunto le scale per salire al piano  
– ha un proprio balcone (dove ci sono lavatrice e stendino) 





Oltre al tipico genkan (l’entratina in cui c’è la scarpiera e in cui si devono togliere le scarpe prima di entrare in casa) abbiamo: 
– la cucina con un piccolo cucinino con fornelletto, frigorifero e microonde 
– doccia separata dalla toilette, specchio non molto grande 
– camera da letto con due letti e l’armadio a muro molto spazioso 
Molto semplice ma davvero carina. Questa ovviamente è la descrizione del dormitorio in cui io ho soggiornato mentre so dai racconti di alcuni compagni di classe che gli altri dormitori non essendo ad appartamento avevano stanze molto più piccole ed erano strutturati diversamente magari con cucina e bagni in comune. 


N.B: prima di lasciare il dormitorio vi verrà chiesto di riordinare la stanza. Dovrete quindi dare una bella pulita a tutto e arrotolare i futon in modo che lo staff della scuola possa buttarli. 


Nippori durante il suo matsuri estivo



4. Com’è il quartiere


Nippori è un quartiere residenziale molto tranquillo e totalmente sicuro, pur trovandosi nell’immensa Tokyo si ha l’impressione di vivere in un piccolo paesino sereno. Si avranno quindi un ambiente e un vicinato adorabili con il vantaggio però di avere una delle stazione della Yamanote, la linea che percorre in circolo Tokyo e che permette di raggiungere in modo comodo e semplice tutti i quartieri principali e più famosi. 
Nippori è anche facilissimo da raggiungere dagli aeroporti, se si scende all’aeroporto di Narita ci sono due tipologie di treni diretti ( il “Keisei Skyliner” più veloce e più costoso, Il “Keisei Main Line Limited Express Keisei-Ueno” ci mette quasi il doppio del tempio ed è meno costoso … esistono anche altre soluzioni ma richiedono più cambi), scendendo ad Haneda è invece necessario un cambio (Keikyu Main Airport Line Rapid Limited Express fino a Shinagawa e da lì la Yamanote fino a Nippori). 
Vi innamorerete di Nippori, della sua atmosfera che sa di Giappone quotidiano e pacifico, un quartiere calmo che però offre tutte le comodità della grande metropoli, perfetto quindi per vivere e studiare. 
La zona più movimentata è quella della stazione dove potete trovare negozi tra cui anche la farmacia, ristoranti e caffé di vario genere (noi andavamo spesso all’Excelsior Café per studiare). 


Ecco le distanze dormitorio in cui ero-alcuni punti di interesse (per darvi un’idea della comodità):  
– scuola mezzo secondo a piedi (e non sto scherzando) 
– stazione 7 minuti a piedi 
– konbini (minimarket aperto h24) 2 minuti a piedi 
– Inageya (un grande supermercato) 5 minuti a peidi 
– Inageya (pià grande del primo che ho citato) 15 minuti a piedi, al secondo piano ha un utilissimo negozio tutto a 100 yen (70 centesimi) dove potete acquistare prodotti per le casa di vario tipo
– lavanderia a gettoni 10 minuti a piedi
– negozio dell’usato dove ad esempio potete acquistare le pentole per casa 1 minuto a piedi
– parco di Ueno e fantastico quartiere di Ueno in generale con tutti i suoi negozi, ristoranti, caffé, centri commerciali (io andavo sempre a studiare allo Starbucks dentro il Parco di Ueno) 15 minuti a piedi 
– da Nippori si possono raggiungere a piedi facilmente anche il caratteristico e antico quartiere di Yanaka (10 minuti a piedi), Asakusa (mezzora a piedi), Akihabara (1 ora a piedi)


N.B: per il quieto vivere e per il rispetto del quartiere fare una corretta raccolta differenziata è importante. In Giappone non ci sono i cassonetti dell’immondizia e anche la suddivisione dei rifiuti è fatta in maniera diversa (in casa troverete una tabella da seguire). 

Ci sono due tipi di punti di raccolta in cui lasciare i rifiuti (nel mio blocco di case funzionava così): nel primo tipo i rifiuti come bottiglie/tappi/cup ecc possono essere lasciati ogni giorno dentro dei sacchi appesi in uno spazio apposito, il secondo tipo di punto di raccolta è quello dei rifiuti burnable o dei rifiuti unburnable che vanno portati al punto di raccolta solo in giorni precisi (i giorni sono segnati sempre sulla tabella di cui ho parlato prima). Tutte le cose di cartone e carta andrebbero appiattite e legate insieme con lo spago (lo so, roba da impazzirci, ma portiamo pazienza)





5. Vantaggi – Svantaggi e opinione personale

VANTAGGI DEL DORMITORIO:                                                                                                         
– il prezzo, è la tipologia di abitazione più economica a Tokyo                                                              
– è già arredato quindi non bisogna preoccuparsi di comprare o affittare mobili                                    
– il quartiere tranquillo e sicuro ma comodo per spostarsi, in una parola: perfetto per vivere e studiare
– la vicinanza a negozi, ristoranti, punti di interesse
– l’estrema vicinanza a scuola (che vi permette di risparmiare sui trasporti potendovi muovere a piedi)
– essendo stato il mio un dormitorio-appartamento ho potuto avere piena privacy e libertà, quindi nessuno orario di rientro, ho potuto invitare amici e farli dormire in stanza (tutto ovviamente sempre con rispetto nei confronti della scuola e dei vicini). 

SVANTAGGI DEL DORMITORIO:
– rispetto ad una Share House è sfornito di tutti gli utensili e gli oggetti per la casa che dovrete quindi acquistare per conto vostro
– le pulizie bisogna farsele da soli ovviamente (lo specifico perché la Share House in cui stava Alessia veniva pulita negli spazzi comuni da alcune signore appositamente pagate dal proprietario e magari qualcuno può considerare il dover svolgere le faccende di casa una seccatura, io al riguardo non ho avuto problemi visto che dare una spazzatina a mezzo metro quadrato di appartamento non è tutta sta gran fatica) 
– non si può fumare in casa, nemmeno sul balcone, ma bisogna uscire in strada (io non fumo ma chi fuma potrebbe trovarlo fastidioso, queste però sono le regole)
– il più grande svantaggio probabilmente è che non tutti i dormitori sono belli come quello in cui sono stata io (ovvero non tutti sono dei dormitori-appartamento), finire in un’altra tipologia di dormitorio potrebbe quindi limitare privacy e libertà.


In conclusione consiglio il dormitorio, con le dovute accortezze, io mi sono trovata davvero bene ed è ideale se si vuole spendere poco. Potrebbe andare bene soprattutto se non si sta a lungo e quindi si è disposti ad accontentarsi anche nel caso non si venga assegnati al dormitorio più bello.



→ Share House – il racconto di Ale




1. Procedura per richiederla

Nel momento in cui deciderete di vivere in una Share House durante il
vostro soggiorno a Tokyo, tramite Go Go Nihon, inizierà la ricerca
della stanza più adatta alle vostre esigenze.
Vi chiederanno di compilare un modulo con le informazioni necessarie (se preferite una zona, quanto distante dalla scuola, quali comfort necessitate, ecc).A quel punto loro inizieranno la loro ricerca e vi manderanno le
informazioni sulle stanze che, secondo loro, sono le migliori per
voi. A me personalmente ne hanno mandate tre diverse. Una volta
scelta la stanza (che può essere in comune o privata) vi metteranno
in contatto con l’agenzia che vi darà le informazioni necessarie
riguardo il pagamento.
Inizialmente dovrete pagare solo il primo mese di affitto, gli altri li pagherete una volta in Giappone.
Infine vi daranno le informazioni sul luogo di incontro con il responsabile dell’abitazione da voi scelta che vi verrà a prendere in macchina e vi accompagnerà a casa.
Vi lasceranno anche il numero di telefono per ogni evenienza. Non è difficile trovare una cabina telefonica
vicino le stazioni.
2. I costi 
 
Non è sicuramente la più economica delle scelte ma si posiziona subito
dopo il dormitorio
.
Il costo della stanza varia a seconda se è privata o in comune con un’altra persona, dalla tipologia di stanza e
anche dal periodo. Non hanno un prezzo fisso perché a volte fanno anche delle offerte.
Il primo mese pagherete l’affitto (quella dove sono stata io era intorno i 500 euro) e la commissione di gestione (di circa 250 euro, quota fissa).

Nella quota mensile avete tutto incluso (ad esempio le bollette).
I costi extra sono:
– il set per il letto (lenzuola + federa) che dovrete richiedere prima della partenza ma che potete benissimo portare da casa.
– La lavatrice. La trovate in casa ma va a “gettoni”, cioè dovrete inserire 200 yen per ogni lavaggio.
Internet nella mia casa era incluso ma avevo il cavo LAN, non il wifi.
Pentole, utensili, bicchieri, prodotti per pulire e tutte le cose che sono necessarie alla vita in una casa erano presenti e
 compresi nel prezzo dell’affitto. Insomma, con la Share House si hanno tutte le comodità.
 

3. Come sono edificio e stanza 

 
Partiamo dall’edificio. Era suddiviso su tre piani: il piano terra per i maschi e il secondo e terzo piano per le ragazze.
Ogni piano era un “appartamento” suddiviso tra sala comune e stanze. Nel mio caso, appena entravi trovavi subito sulla sinistra la porta per il primo WC e davanti la scarpiera dove mettere le scarpe. Poi si entrava nella sala comune composta sulla sinistra da due docce
(in due “stanze” separate), subito dopo due lavatrici, un altro WC e infine i lavandini.
Sul lato destro invece avevo la cucina e al centro di tutto il tavolo con le sedie e la tv.
In cucina potevi trovare tutte le cose utili per cucinare come pentole, padelle, bollitore, cuoci riso, microonde ecc.
Le stanze erano disposte su un lungo corridoio e in totale erano 10 (non sempre tutte
occupate). Infine avevamo un terrazzo comune con tutto l’edificio dove poter stendere i panni (io personalmente li stendevo blandamente nella mia stanza per pigrizia).
La stanza invece era molto semplice, composta solo da un letto (con sotto cassetti dove poter mettere gli abiti), una scrivania con la sedia e il frigorifero. Non avevo un armadio ma una specie di appendi abiti dove appunto stendevo
i panni.
Ogni porta di ingresso all’appartamento e alla stanza privata avevano un codice di accesso. Nel primo caso te lo forniva il responsabile. Nel secondo ti davano la libertà di sceglierlo.
Per quanto riguarda le pulizie, da me venivano una volta a settimana due signore a pulire la sala comune e i bagni. Mentre la tua stanza devi pulirla da solo. Ma anche per questo avevamo a disposizione prodotti vari e un’ aspirapolvere! Quindi si può dire che non mi mancava nulla. Altro compito è quello di lavare i piatti, pentole, ecc che
si usavano per cucinare subito dopo il pasto e non si può scappare da questo incarico!
Le coinquiline erano molto gentili e tranquille, alcune giapponesi. Anche se eravamo in tante era difficile incontrarsi o dover aspettare il proprio turno per, ad esempio, cucinare. Si hanno orari totalmente diversi. Però ogni tanto mi fermavo a chiacchierare con alcune di loro (molte non le ho nemmeno mai viste) e ogni tanto organizzavano feste al piano dei ragazzi.
L’unico lato negativo della convivenza è che potreste trovare persone sporche. Per esempio c’era una ragazza coreana che dopo la doccia lasciava sempre i capelli nella doccia.
Una volta finito il soggiorno, la stanza andava lasciata vuota e pulita.
Da me si usava lasciare le cose che non si volevano portare indietro nel proprio Paese agli altri coinquilini così da non doverle buttare (io, per esempio, ho lasciato dei biscotti, dello scottex e degli appendini).
4. Com’è il quartiere 
Io vivevo a Horikirishobuen, un quartiere per lo più residenziale, molto tipico.
Intorno al mio palazzo c’erano solo altre case ma
la zona della stazione era più movimentata e si potevano trovare anche dei piccoli “bar” dove prendere qualcosa da bere in tranquillità o piccoli negozi che vendevano cose per la casa ecc.
Era un po’ distante dalla realtà della grande metropoli però era abbastanza facile muoversi in quanto in 10 minuti di treno si raggiungeva Nippori e da lì si poteva prendere la linea Yamanote.
Anche dall’aeroporto di Narita era facilmente raggiungibile facendo un solo cambio (io ho chiesto aiuto al punto informazioni dell’aeroporto dove mi hanno scritto ESATTAMENTE cosa dovevo prendere e anche gli orari
dei treni!).Passiamo alle distanze dall’appartamento ai posti principali:
– La mia scuola (Akamonkai) distava 10 minuti di treno, si arrivava a Nippori e da li erano circa 7 minuti a piedi (il
treno passava ogni 10 minuti). Si poteva raggiungere anche in bicicletta in circa 20/30 minuti;
– La stazione distava circa 5 minuti a piedi;
– Il konbini più vicino era a 20 minuti a piedi, un po’ lontano;
– Il supermercato era subito dietro la stazione quindi circa 5 minuti;
– le zone principali di Tokyo erano piuttosto distanti, diciamo che per arrivare a Shibuya si impiegavano circa 30/40 minuti e si doveva passare sempre per Nippori.

 


In ogni caso avevo una jidouhanbaiki sotto casa e un piccolo supermercato a 2 minuti a piedi per comprare
e cose indispensabili.

5. Vantaggi – Svantaggi e opinione personale

 
VANTAGGI DELLA SHARE HOUSE:
è già arredato e si possono trovare tutte le cose che servono in casa.
– avendo una stanza propria si ha molta privacy, libertà e nessun coprifuoco.
– il quartiere era molto tranquillo, perfetto per staccare dal caos della città.
– Le pulizie sono ridotte al minimo (cosa che per i pigri come me è una mano santa!)
SVANTAGGI DELLA SHARE HOUSE:
– Convivere con altre persone potrebbe portare a problemi di igene ma non eccessivi;
– Non si può fumare in casa, nemmeno in stanza. Bisogna uscire fuori in strada e, mi raccomando, non buttare le sigarette in terra. (Il lato positivo della cosa è avere un gatto che ti viene a far compagnia mentre fumi).
– Per quanto riguarda la mia esperienza, era un po’ troppo distante dalle zone principali della città. Infatti quando uscivo la sera spesso perdevo l’ultimo treno.Per concludere, io consiglio la share house ma solo se i contro del viverci non vi pesino troppo. Io mi sono trovata davvero bene e non ho avuto problemi di alcun tipo. Se dovessi tornare indietro forse cambierei solo la zona con una un po’ più vicina ai posti principali di Tokyo!
 
 
 
Cosa ne pensate di questo post? Vi è stato utile ? 
Ora tocca a voi scegliere la vostra casa in Giappone !! 
Per qualsiasi ulteriore domanda scrivetemi pure nei commenti ~()~
 
 
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Ci vediamo alla Prossima Fermata gente ⊂(。・ω・。)⊃ !!!
 
 

 

2 Comments

  1. Michela
    14 Febbraio 2020

    Sono stata in Giappone solo per turismo, ma spesso mi chiedo come sia la vita lì, tanto più per gli stranieri abituati ad usi e costumi completamente diversi.
    Super interessante questo post, tornerò a rileggerti 🙂

    Rispondi
  2. Samuele
    23 Aprile 2020

    Ciao,
    innanzitutto complimenti per l’articolo che aiuta molto a farsi un’idea sia sui due quartieri presi in considerazione e sulle differenze tra appartamento e share house.

    Per quanto riguarda invece Giappolife e GoGoNihon sapresti dirmi se sono “servizi d’aiuto” riservati esclusivamente a studenti o se svolgono lo stesso anche nei confronti di persone che hanno la sola intenzione di integrarsi con la cultura giapponese e trasferirsi in Giappone?
    Ti ringrazio

    Rispondi

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